SUCCESSO PER ASSEGNISTA DELL’ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA IN BANDO “PISTOIA GIOVANI E RICERCA SCIENTIFICA”: VALORIZZARE UN FRUTTO NUTRACEUTICO PER DARE NUOVE ENERGIE AL SETTORE AGROALIMENTARE DELLA PROVINCIA

Nuovo successo per l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna. Una sua assegnista di ricerca, Alice Trivellini, è risultata tra i vincitori del bando “Pistoia Giovani e Ricerca Scientifica 2016”, che prevede il cofinanziamento di progetti destinati ad avere una ricaduta positiva sul territorio della provincia di Pistoia. I vincitori, tra cui Alice Trivellini, saranno presentati alle 9.30 di giovedì 30 marzo 2017 alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pescia e Pistoia, in via De’ Rossi 26 a Pistoia.
Il minimo comune denominatore dei progetti selezionati, riuniti nel bando in cinque settori e destinati a essere sostenuti con un importo di 300mila euro come cofinanziamento erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pescia e Pistoia, è produrre ricadute positive sul territorio della provincia di Pistoia ed essere affidati a giovani ricercatori (età inferiore a 40 anni) che operano inuniversità, istituzioni ed enti pubblici di ricerca e di sperimentazione attivi in Italia e che, dal canto loro, si impegnino finanziariamente per coprire almeno il 25 per cento del totale di spesa dei progetti selezionati. La valutazione dei progetti ha tenuto conto del valore scientifico e delle prevedibili ricadute in termini occupazionali ed economici e-finanziari, contribuendo allo sviluppo dell’imprenditoria locale e dell’indotto produttivo, oltre che alla valorizzazione delle risorse tipiche del territorio pistoiese.
Il progetto con cui Alice Trivellini è risultata vincitrice vede come responsabile scientifico Anna Mensuali, docente di Orticoltura e Floricoltura all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, e si propone di valorizzare la produzione orticola e floricola dell’area pistoiese introducendo un nuovo tipo di prodotto che, valore estetico e parte, combini caratteristiche nutrizionali e funzionali, con un approccio di filiera, dalla propagazione alla coltivazione di specie di Hylocerius spp (Pitaya o “Frutto del Drago”).
La scelta è caduta sulla Pitaya, originaria dell'America tropicale e sconosciuta fino a quindici anni fa, che si adatta bene alle condizioni climatiche ed è adesso apprezzata in tutto il mondo per la qualità e per le componenti nutraceutiche del suo frutto. La produzione in Italia è in uno stadio embrionale, ma l’interesse dei media per le sue proprietà ha contribuito ad aumentare l’interesse per la Pitaya. I partner del progetto sono il Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria (CREA), Unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde ambientale e ornamentale di Pescia (Pistoia) con Daniele Massa come referente; Flora Toscana; Società Agricola Cooperativa di Pescia (Pistoia) con Luca Quilici come referente.
Le prove sperimentali si svolgeranno, in convenzione, presso le strutture del Dipartimento di Scienze agrarie, ambientali e agroalimentari dell’Università di Pisa.
Nella foto: una pianta di Pitaya (archivio)